Il tradimento che fa più male: quando il partner sceglie qualcuno che conosci da sempre
Scoprire che il tuo partner ti ha tradito è già devastante, ma quando l’altra persona non è uno sconosciuto qualsiasi, ma Marco del reparto marketing con cui andate alle cene aziendali da cinque anni, la situazione diventa ancora più dolorosa. O peggio ancora, quando si tratta di Sara, la tua migliore amica dal liceo che hai sempre invitato alle tue feste di compleanno.
Se ti senti come se qualcuno ti avesse dato due schiaffi invece di uno, non stai esagerando. La scienza ci dice che questo tipo di tradimento ha delle caratteristiche uniche che lo rendono particolarmente devastante. E no, non è solo la tua paranoia che parla.
La verità scomoda: i tradimenti non nascono dal nulla
Contrariamente a quello che ci racconta Hollywood, i tradimenti più dolorosi raramente iniziano con uno sguardo magnetico in un bar. La realtà è molto più subdola e, diciamocelo, molto più inquietante. Gli esperti di psicologia delle relazioni hanno identificato quello che chiamano il “percorso a cascata” che porta all’infedeltà, un processo graduale che inizia molto prima del primo bacio rubato.
Secondo le ricerche cliniche basate sui lavori di esperti come Gottman, Rusbult e Glass, tutto inizia con un raffreddamento della relazione principale. Non parliamo necessariamente di litigi epici o crisi drammatiche, ma di quella sottile erosione quotidiana: meno conversazioni interessanti, più routine, quella sensazione di essere dati per scontati che si insinua lentamente.
Ed è proprio in questa fase che il cervello umano fa una cosa tanto naturale quanto pericolosa: inizia a cercare altrove quello che sembra mancare in casa. E indovina un po’? Le persone più accessibili per riempire questo vuoto sono spesso quelle che frequentiamo già regolarmente.
I micro-tradimenti che nessuno vede arrivare
Ecco la parte che fa davvero paura: il tradimento con persone conosciute inizia sempre in modo innocentissimo. Un caffè al volo che diventa una pausa più lunga. Una confidenza lavorativa che si trasforma in uno sfogo personale. Un messaggio di lavoro che diventa un “come stai davvero?”
Gli psicologi hanno notato un pattern ricorrente negli studi di Gottman e Levenson del 1992: nelle coppie dove poi si verifica un tradimento, spesso si osserva una fase di graduale squalifica del partner. Non è cattiveria pura, ma un meccanismo psicologico chiamato dissonanza cognitiva. In pratica, il cervello ha bisogno di giustificare l’avvicinamento emotivo a un’altra persona, quindi inizia inconsciamente a minimizzare le qualità del partner ufficiale.
“Mia moglie non mi capisce più” diventa il mantra, mentre “Giulia invece sa sempre cosa dire” diventa la nuova verità. Suona familiare?
Perché quello con l’amico di sempre fa più male
Qui arriviamo al nocciolo della questione. Secondo la definizione di Snyder, Baucom e Gordon del 2007, l’infedeltà è “una violazione delle aspettative o degli standard di una relazione diventando emotivamente o fisicamente coinvolti con qualcun altro”. Ma quando questo “qualcun altro” è qualcuno che faceva parte del vostro mondo comune, la ferita assume dimensioni epiche.
Il Centro Santagostino evidenzia come questo tipo di tradimento generi quello che potremmo chiamare un “trauma multiplo”. Non stai solo elaborando il fatto che il tuo partner ti ha tradito, ma anche che una persona di cui ti fidavi ha partecipato attivamente alla distruzione della tua relazione. È come scoprire che due dei tuoi pilastri emotivi hanno deciso di farti crollare la casa addosso.
E poi c’è il terzo colpo, quello che forse fa più male di tutti: inizi a dubitare della tua capacità di giudizio. “Come ho fatto a non accorgermene?” diventa la domanda che ti tormenta. Se non sei riuscito a vedere quello che succedeva sotto il tuo naso, di cos’altro puoi essere sicuro?
Uomini e donne: reazioni diverse allo stesso dolore
Le ricerche di Kruger e colleghi pubblicate nel 2013 su Evolutionary Psychology hanno rivelato un dato interessante: uomini e donne reagiscono diversamente ai vari tipi di tradimento. Gli uomini tendono a essere più devastati dall’infedeltà fisica, mentre le donne sono generalmente più sensibili a quella emotiva.
Questo significa che quando il tuo partner sviluppa un legame emotivo profondo con qualcuno che conoscete entrambi, le donne tendono a percepirlo come particolarmente minaccioso. E hanno ragione: spesso questo tipo di tradimenti inizia proprio come infedeltà emotiva – condivisione di intimità, complicità e sostegno che dovrebbe essere riservato alla coppia principale.
I momenti in cui siamo più vulnerabili
Non tutti i periodi della vita hanno lo stesso rischio di tradimento. Le ricerche cliniche hanno identificato alcuni momenti di particolare vulnerabilità: cambi di lavoro, nascita di figli, perdite importanti, crisi di mezza età, problemi economici. In pratica, tutti quei momenti in cui abbiamo bisogno di più supporto emotivo.
Il problema è che durante questi periodi di stress, le persone più disponibili a offrire sostegno sono spesso quelle che frequentiamo quotidianamente. Il collega che capisce i tuoi problemi lavorativi. L’amica che conosce la tua storia familiare. Quella vicinanza che in tempi normali è innocua, durante le crisi può trasformarsi in qualcosa di più.
La familiarità, che normalmente è una risorsa, può diventare un’arma a doppio taglio. Abbassa le difese, fa sembrare naturali livelli di intimità che, in una relazione impegnata, dovrebbero rimanere limitati al partner.
I segnali che tutti ignorano finché non è troppo tardi
Gli esperti hanno identificato alcuni campanelli d’allarme che potrebbero salvare molte relazioni se solo le persone li prendessero sul serio:
- I segreti condivisi che escludono il partner (“non dire a mio marito che ho pianto al lavoro”)
- Le comunicazioni private che aumentano in frequenza e intensità emotiva
- I confronti sfavorevoli sempre più frequenti tra il partner e la terza persona
- Il tempo dedicato crescente a questa relazione parallela
- I cambiamenti d’umore quando si parla di questa persona o la si incontra
Il problema è che questi segnali sembrano innocui presi singolarmente. È solo quando li metti insieme che il quadro diventa chiaro. Ma a quel punto, spesso, è già troppo tardi.
L’impatto psicologico: quando il mondo diventa un posto insicuro
Le conseguenze psicologiche di un tradimento sono sempre significative, ma quando coinvolge persone del proprio ambiente sociale, l’impatto può essere devastante. Secondo gli studi di Bird e colleghi del 2007, le persone che scoprono un’infedeltà sperimentano sintomi simili a quelli del disturbo post-traumatico da stress: perdita di fiducia generalizzata, bassa autostima, ansia, depressione.
Ma c’è di più. Molte persone sviluppano quella che gli psicologi chiamano “ipervigilanza relazionale”: diventano detective delle proprie relazioni, scrutando ogni interazione del partner con altre persone, cercando segnali di pericolo che prima non vedevano.
E i dati sono inquietanti: una ricerca di Knopp e colleghi pubblicata nel 2017 su Archives of Sexual Behavior ha mostrato che chi ha scoperto di essere stato tradito in passato ha il doppio delle probabilità di rilevare tradimenti futuri. Chi aveva solo sospettato senza conferme mostra un livello di sospetto quattro volte superiore alla media.
Quando crolla la fiducia in tutto e tutti
Il “doppio tradimento” – partner più amico/conoscente – genera quello che i clinici chiamano un “lutto multiplo”. Non perdi solo la relazione romantica come la conoscevi, ma spesso anche l’amicizia, i momenti sociali condivisi, a volte interi gruppi di conoscenze comuni. È come se ti svegliassi in un mondo completamente diverso da quello in cui ti sei addormentato.
Questo spiega perché il processo di guarigione possa richiedere molto più tempo rispetto ai tradimenti con estranei. Non c’è solo una relazione da riparare o da chiudere, ma un’intera rete sociale da ricostruire. E soprattutto, c’è un sistema di sicurezza interno da rimettere in piedi.
Come proteggersi: l’arte dei confini invisibili
La buona notizia è che capire questi meccanismi può aiutare a prevenirli. Non si tratta di diventare paranoici o di eliminare tutte le amicizie, ma di sviluppare quello che gli esperti chiamano “consapevolezza dei confini emotivi”.
Alcune strategie che i terapisti di coppia suggeriscono regolarmente includono la trasparenza totale con il partner riguardo alle proprie interazioni significative. Se ti trovi a nascondere una conversazione o un incontro, è il momento di fermarti e chiederti perché. Investire nella coppia durante i periodi difficili, invece di cercare sostegno esclusivamente altrove. E soprattutto, comunicare apertamente sui propri bisogni emotivi prima che si cerchi di soddisfarli in altri contesti.
Il trucco è riconoscere che l’intimità emotiva è una risorsa limitata e preziosa. Quando la sprechiamo fuori dalla coppia principale, inevitabilmente ne rimane meno per chi dovrebbe essere la priorità.
Si può tornare indietro? La scienza del perdono
Superare un’infedeltà che coinvolge persone conosciute è possibile, ma richiede un lavoro particolarmente intenso. La terapia di coppia si rivela spesso essenziale, non solo per elaborare il tradimento in sé, ma per ricostruire l’intera rete di significati e relazioni che sono stati compromessi.
Il processo di guarigione deve affrontare multiple dimensioni: riparare il legame di coppia, gestire le relazioni sociali danneggiate, ricostruire la fiducia in se stessi e negli altri. È un lavoro lungo e complesso che richiede impegno da entrambe le parti.
Una cosa è certa dalla ricerca clinica: minimizzare l’accaduto o sperare che “il tempo guarisca tutto” raramente funziona. Questo tipo di tradimento richiede un confronto diretto, onesto e spesso professionale con le dinamiche che lo hanno reso possibile.
La comprensione di questi meccanismi non giustifica l’infedeltà, ma può aiutare sia chi l’ha subita sia chi l’ha commessa a comprendere come si sia arrivati a quel punto. E questa comprensione è spesso l’elemento chiave per evitare che si ripeta e per costruire relazioni più solide e consapevoli.
Riconoscere che anche le amicizie più innocenti possono diventare pericolose quando la coppia principale è in difficoltà non è paranoia. È semplicemente essere realisti su come funzionano davvero le relazioni umane. E questa consapevolezza, per quanto scomoda, può fare la differenza tra relazioni che sopravvivono alle tempeste e quelle che ne vengono distrutte.
Indice dei contenuti