In sintesi
- 🎬 Diabolik – Ginko all’attacco!
- 📺 Rai Movie HD, ore 21:20
- 🦹♂️ Il film, secondo capitolo della trilogia dei Manetti Bros., racconta il duello tra il ladro Diabolik ed Eva Kant contro l’ispettore Ginko, tra colpi di scena, atmosfere noir, tradimenti e omaggi ai fumetti italiani, con un cast stellare guidato da Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea e Monica Bellucci.
Diabolik, Ginko, Manetti Bros., Monica Bellucci: nomi che per gli amanti del cinema italiano e dei fumetti sono molto più di semplici etichette, ma veri e propri simboli di uno stile, di un immaginario che affonda le radici nella storia pop del nostro Paese. Se questa sera avete voglia di un viaggio nel lato più oscuro e affascinante della cultura nostrana, allora l’appuntamento è immancabile su Rai Movie HD alle 21:20 con “Diabolik – Ginko all’attacco!”, secondo capitolo della trilogia-cult diretta da Marco e Antonio Manetti. Preparatevi a tuffarvi in un’Italia noir da fumetto, tra maschere, colpi di scena, tensione e stile da vendere.
Diabolik, Ginko e Altea: una trama tra tradimenti, colpi magistrali e tensione psicologica
L’universo di Diabolik continua a esercitare un richiamo irresistibile su generazioni di lettori e spettatori grazie alla sua atmosfera sospesa tra luxury criminale e romanticismo dark. In questa nuova avventura cinematografica, la coppia d’oro del furto – Diabolik (Giacomo Gianniotti) ed Eva Kant (Miriam Leone) – si getta in un duello senza esclusione di colpi contro il loro eterno inseguitore, l’inflessibile ispettore Ginko (Valerio Mastandrea).
Dopo aver messo a segno il colpo della corona al museo, i nostri ladri pianificano l’assalto alla collezione Armen ma finiscono vittima di una trappola orchestrata da Ginko, ormai ossessionato dalla loro cattura. Diabolik fugge, Eva si dilegua. Ma la posta in gioco sale ulteriormente quando in città arriva la Duchessa Altea di Vallenberg, interpretata da una Monica Bellucci magnetica e misteriosa, capace di scompaginare equilibri precari e segnare nuovi destini. Il risultato è un intreccio di caccia e fuga, bluff, travestimenti diabolici e psicologie a confronto, dove la sottile linea che separa giustizia e vendetta si fa sempre più labile.
Manetti Bros., cast stellare e un omaggio ai fumetti delle Giussani
Se vi state chiedendo se il film regge il confronto con il primo capitolo della trilogia, la risposta è sì – e in alcuni passaggi persino lo supera. Il cambio di testimone tra Luca Marinelli e Giacomo Gianniotti per il volto di Diabolik aveva sollevato più di qualche perplessità tra i fan, ma Gianniotti impone una sua fisicità e un’intensità malinconica perfettamente in linea con l’anima “nera” del personaggio. Al suo fianco, Miriam Leone regala una Eva Kant raffinata, decisa, profondamente complice. Impossibile, poi, non cedere al fascino aristocratico e leggermente ambiguo di Monica Bellucci nei panni di Altea e all’autorità morale del Ginko di Valerio Mastandrea, qui più determinato e umano che mai.
Dietro la macchina da presa, i Manetti Bros. rivestono il loro ruolo di nerd cinefili con consapevolezza e passione, regalando al pubblico un film che sa essere omaggio vivissimo ai fumetti delle Giussani, ma anche al cinema italiano di Mario Bava e all’estetica internazionale dei grandi noir anni Sessanta. Il lavoro sulle location – la città fittizia di Clerville è evocata in modo magistrale da scorci italiani dal gusto ambiguo e rétro – e sui costumi è maniacale. Spicca la fedeltà agli iconici gadget di Diabolik, alle sue maschere, alla sua Jaguar E-Type, veri e propri feticci per ogni lettore del fumetto che si rispetti.
- Il film ha raccolto 3 candidature ai Nastri d’Argento e 2 ai David di Donatello, confermando la solidità di un progetto che riporta il cinema di genere italiano ai fasti di un tempo.
- L’alchimia tra Leone, Gianniotti e Mastandrea è palpabile e coinvolgente. Sicuramente uno dei più riusciti cast degli ultimi anni.
“Diabolik – Ginko all’attacco!”: eredità pop, impatto e curiosità nerd
Per chi ama la cultura pop, il fascino di “Diabolik” sta tutto nell’alchimia tra modernità e nostalgia. Nella regia dei Manetti Bros. c’è una cura quasi da “artigianato nerd” per i dettagli, dai trucchi scenici (molte maschere realizzate con effetti pratici, come accadeva sul set nei decenni scorsi), fino agli oggetti iconici. C’è anche un evidente omaggio al cinema di Mario Bava e ai polizieschi vintage, ma aggiornato a una grammatica visiva raffinata e moderna.
L’impatto culturale di questo secondo film, rispetto al primo, è significativo: le discussioni social sul “nuovo volto” di Diabolik riaffermano quanto questi personaggi appartengano all’immaginario nazionale, territori sacri quanto Paperino o Tex. E l’inclusione di Monica Bellucci dona definitivamente respiro internazionale alla saga, dimostrando come il nostro cinema pop sia capace di attrarre talenti globali senza perdere la propria anima made in Italy.
Per i veri appassionati, vale la pena notare la minuziosa ricostruzione degli anni Sessanta: dalle macchine ai vestiti, dai telefoni d’epoca alle lampade, ogni dettaglio è un inchino al Diabolik delle origini. I Manetti Bros., fan dichiarati delle Giussani, danno qui il meglio di sé come mediatori tra fumetto e cinema, cultura popolare e cinema d’autore.
Questa sera la scelta migliore in tv è segnata: “Diabolik – Ginko all’attacco!” non è solo un film d’azione, ma un viaggio tra mito, stile e cultura pop italiana. Se amate i villain eleganti, i twist mozzafiato e un po’ di nostalgia criminale, non fatevi sfuggire l’occasione di vivere – e rivedere – il furto perfetto.
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