La comunità dehoniana di Boccadirio

La cura pastorale e anche materiale del Santuario è stata esercitata, fino al 1946, da sacerdoti diocesani.
L’ultimo è stato Don Vincenzo Chiusoli, ammirato per la sua pietà e la dedizione ai più bisognosi a causa della guerra.
Nel 1947 il Cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca, arcivescovo di Bologna, esprimendo la sua stima e fiducia, chiamava i Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù (Dehoniani), già presenti in diocesi, ad assumere totalmente il servizio del Santuario.
Negli anni successivi, i dehoniani si sono dedicati con umiltà e generosità alla riattivazione della struttura esistente, logorata dalla guerra e dall’usura del tempo e, insieme, dotando il Santuario di spazi esterni (parcheggi) e interni (locanda, sala del pellegrino…) più capaci di pratica e dignitosa accoglienza.
Gradualmente si sono affrontati  tanti altri interventi che si sono resi necessari: un ambiente sufficiente e sano per la comunità religiosa, ampliamento della locanda, rifacimento dei tetti, della facciata, della scala “ducale” di ingresso, ambienti nuovi e adeguati per la “cappella confessioni” e i “ricordini”…
Merita di essere ricordato in modo particolare lo zelo paziente e perseverante con cui il Rettore di allora, P. Serafino Suardi, è riuscito ad ottenere il casello autostradale di Roncobilaccio, a pochi Km dal Santuario.
Ma soprattutto i Padri si sono dedicati all’accoglienza e al servizio pastorale dei pellegrini, curando la Liturgia, soprattutto la celebrazione dell’Eucaristia e della “Confessione”, l’annuncio della Parola, il dialogo  nella fede…
Oggi la comunità dehoniana è composta da un religioso laico e cinque  sacerdoti, uno dei quali è Parroco di Baragazza, nel cui territorio si trova il Santuario.
Tutti siamo qui a servizio del Signore, della Beata Vergine delle Grazie, e di tutti coloro che qui arrivano mossi dalla fede, o anche solo in ricerca della verità per una verta vita.

In ricordo di padre Marino Cattani, scomparso il 18 maggio 2005 (leggi il brano scritto da padre Giacomo Cesano)